La carne separata meccanicamente (CSM) è ottenuta rimuovendo i residui di carne dalle ossa (in particolare di suino) o dalle carcasse di pollame (pollo e tacchino) usando mezzi fisici, che portano alla perdita o alla modifica della struttura fibrosa del muscolo.

Ma vogliamo essere più precisi…

Si possono distinguere una CSM ottenuta a bassa pressione, più “pregiata”, che assomiglia a carne macinata, e una CSM ottenuta a pressioni molto spinte, con perdita totale della tipica struttura fibrosa del muscolo. In quest’ultimo tipo di CSM sono presenti anche, di fatto, midollo osseo e frammenti di ossa finemente macinati: la loro presenza non è di per sé nociva per la salute (semmai i rischi derivanti dalla CSM sono di natura microbiologica, tanto che i prodotti che la contengono sono tutti precotti proprio per abbassare l’elevatissima carica batterica), ma è giusto che il consumatore sia informato del fatto che ciò che sta mangiando non è “carne” bensì una poltiglia a basso costo a cui è stata data la forma desiderata, per rivenderla poi ad un costo decuplicato.

Come ci tutela la legge?

Se si utilizza CSM, anche solo in parte, per la preparazione di un prodotto, è OBBLIGATORIO indicarne la presenza in etichetta! Questo dovrebbe permettervi di scegliere cosa acquistare.

La soluzione? 

Scegli con maggiore attenzione la carne che porti in tavola, leggi prima di tutto l’etichetta.

L’etichetta? Deve riportare subito tutte le informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto e fornisce al consumatore una serie di indicazioni per comprendere come i diversi alimenti possono partecipare a una dieta sana e bilanciata, per fare scelte più oculate e in linea con i suoi bisogni.

E poi cos’altro?

Vengono indicati anche i valori nutrizionali e sulla salute (claims), disciplinate dal Regolamento (CE) 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari!

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